Il caffè al bar sta diventando un lusso, tanto che già nei prossimi mesi consumare la tazzina al bancone, una tradizione per molti modenesi, potrebbe arrivare a costare due euro. Lo aveva denunciato qualche mese fa Assoutenti e la conferma arriva ora da Cristina Scocchia, amministratrice delegata di IllyCaffè, a fronte di un prezzo del caffè verde molto volatile e un trend rialzista senza precedenti. A Modena, chi ha un bar tenta di mantenersi mediamente sull’euro e 30, per non scoraggiare la clientela che, fino ad ora, difficilmente ha saputo rinunciare a questa tradizione quotidiana. Ma la vera domanda è: per quanto ancora sarà possibile? Se i listini verranno ritoccati al rialzo, si tratterebbe di un’ulteriore stangata per i consumatori di caffè, dato che negli ultimi tre anni il prezzo è già salito del 15% e, adesso, in Italia, costa in media un euro e mezzo, quando nel 2021, il prezzo medio si aggirava intorno all’ 1,03 euro. Un aumento, spesso percepito come ingiustificato, dovuto a un insieme di fattori che vanno oltre la semplice inflazione. Tra questi, figurano l’aumento dei costi di trasporto e delle materie prime, oltre alle difficoltà nell’importazione. Poi, c’è il cambiamento climatico, che potrebbe dimezzare i terreni coltivati entro il 2050 e che ha un impatto diretto sulla coltivazione della pianta. Tutti fattori che i baristi non possono non considerare.