Nel video l’intervista a Giovanna Laura De Fazio, Garante Detenuti Modena

Sovraffollamento, caldo, rischio di suicidi e igiene. Non smettono di tenere banco le criticità all’interno delle carceri italiane. Problematiche che purtroppo non esimono il Sant’Anna di Modena dove, così come nella maggior parte delle strutture detentive italiane, il problema maggiore riguarda il numero elevato dei detenuti presenti. Nel penitenziario modenese la capienza è stata oltrepassata di oltre il 50%, su 372 posti gli internati presenti sono 538, di cui 360 in detenzione definitiva; vale a dire per un sovraffollamento che sale al 147%. Dall’altra parte la pianta organica degli agenti dovrebbe contare 257 agenti, ma all’appello ad aprile ce ne erano solo 217. Una situazione di disagio generale che rischia di acuire la problematica dei suicidi in carcere. Una sofferenza generale che interessa la maggior parte degli istituti italiani. In Emilia-Romagna nei 10 penitenziari presenti la capienza risulta superiore del 124%. Ma a preoccupare non è solo il sovraffollamento, l’associazione Luca Coscioni punta l’attenzione sulle condizioni igienico- sanitarie e per questo motivo ha inviato 102 diffide alle direzioni generali delle Asl delle città dove si trovano i 189 istituti penali italiani.