Nel video, l’intervista ad Alberto Bignardi, Presidente Fiaip Modena
Modena si conferma nella top 10 delle città italiane con gli affitti più cari, tanto da scoraggiare sempre di più la permanenza di lavoratori e studenti. Quello del caro affitti è un fenomeno complesso e dalla risoluzione non semplice. Uno degli strumenti più efficaci per quanto riguarda Modena è quello della rigenerazione urbana, in parte già partita, ma che farà sentire i suoi reali effetti solo a distanza di anni, quando il recupero degli edifici sarà completato. Nel frattempo, la nostra città sta soffrendo per la fuga di professionalità. Secondo un’analisi di Sicet Cisl, un lavoratore specializzato su due non riuscirebbe a permettersi un affitto; fenomeno sottolineato anche dagli stessi agenti immobiliari. Una soluzione più immediata può essere quello dei canoni concordati, ma non sempre sono sufficienti. Un bilocale ristrutturato in zona Madonnina è in grado di costare 1.100 euro al mese; nel quartiere Sacca il prezzo medio è di 800 euro; in centro storico e zona Sant’Agnese il listino vede spesso cifre da oltre 2mila euro. E il fronte dei mutui non va meglio, tanto che inizia a svilupparsi il fenomeno di chi si allontana dalla città pur di riuscire a comprare a prezzi sostenibili.