Sciopero lampo di due ore, nel secondo venerdì di agosto, per gli stabilimenti balneari, con astensione dal lavoro dalle 7.30 alle 9.30. A proclamarlo, Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti, in seguito alla mancata risposta del governo entro la pausa estiva alla richiesta di un intervento normativo sull’annosa questione delle concessioni. Molti balneari, infatti, hanno incrociato le braccia per protestare contro la possibilità di mettere a gara le concessioni balneari, che dovrebbero scadere alla fine del 2024. Adesione sopra le aspettative per i promotori, ma la categoria si è spaccata: Assobalneari ha preso le distanze dall’iniziativa “per non penalizzare migliaia di consumatori che hanno scelto gli stabilimenti per le loro vacanze”, ribadendo che la via maestra è far digerire alla Commissione Ue la famosa mappatura del tavolo di Palazzo Chigi. Un “flop” invece per il Codacons, che parla di “adesioni al di sotto delle attese e organizzazioni totalmente divise sulla serrata”. Esaurita la protesta, simbolica, si torna a trattare. L’idea è affacciare l’impegno nel decreto “Salva infrazioni” che è atteso sul tavolo del Consiglio dei ministri del 27 agosto.