Adesso almeno c’è una certezza: si gareggerà regolarmente nella Senna. Tutto ok, quindi, per la prova di Gregorio Paltrinieri venerdì mattina, nella gara di fondo di 10 km. Dopo gli allenamenti annullati ieri, gli organizzatori olimpici francesi hanno effettuato nuovi test di balneabilità del fiume, stamattina alle 4, alle 7.30 e alle 9.30, riscontrando parametri di sicurezza sulla qualità dell’acqua che garantiscono lo svolgimento regolare delle competizioni: 23 gradi di temperatura, 0.8 metri al secondo di corrente e corrente a favore all’andata.
Intanto Paltrinieri, Domenico Acerenza e le azzurre Ginevra Taddeucci e Giulia Gabbrielleschi [in gara domattina] si allenano in piscina, mentre il sogno della pallavolo femminile italiana è tinto d’oro. Il sestetto azzurro, trascinato in campo da Paola Egonu, ha battuto 3-0 la Serbia e si è qualificato per la semifinale, in programma domani sera contro la Turchia, squadra allenata da un coach italiano, Daniele Santarelli. Pericolo pubblico numero 1: la cubana naturalizzata turca Melissa Vargas. Chi vince, va in finale: domenica, contro la vincente dell’altra semifinale Brasile-Usa. Nella squadra azzurra c’è molto di “modenese”: a cominciare da Julio Velasco, modenese d’adozione dopo i suoi lunghi e vincenti trascorsi alla Panini Modena.
Anche lui ha un sogno: vincere l’oro alle Olimpiadi con le ragazze, dopo che la medaglia più prestigiosa gli è sfuggita due volte tra gli uomini, a Barcellona 1992 e Atlanta 1996, quando l’Italia di Velasco perse in finale contro l’Olanda.
Ora ci riprova, Velasco: con uno staff molto modenese, composto dal suo vice Massimo Barbolini, uno dei tecnici più vincenti del volley femminile. E c’è anche Lorenzo Bernardi, come assistente, un’altra leggenda della pallavolo geminiana e mondiale. Modenese, infine, è anche il fisioterapista, il 34enne Francesco Bettalico. Molto “Made in Modena”, quindi, tra le azzurre della pallavolo.