Le lancette ferme alle 10.25. Ancora oggi. Un boato che nessuno si scorderà mai, e che portò via in un attimo la vita di ottantacinque persone. Bambini e bambine, giovanissimi, adulti e anziani, poco è importato. Sono ormai 44 gli anni che si contano dalla strage alla stazione di Bologna. Una bomba che si portò via la vita anche di tre modenesi. Il carpigiano Umberto Lugli, detto Tino, 38 anni, era quel giorno assieme alla fidanzata Carla Gozzi, trentaseienne di Concordia, in partenza per una vacanza. La terza vittima modenese fu Euridia Bergianti in Baldazzi, 49 anni di Campogalliano, ma che da tre anni lavorava alla Cigar, una società che si occupava della ristorazione all’interno della Stazione di Bologna. Come ogni anno dalla tragedia, Bologna e l’Emilia-Romagna tutta ricordano la strage con una lunga serie di eventi. Domani il tradizionale corteo da piazza Nettuno percorrerà via Indipendenza, via dei Mille e via Amendola per raggiungere piazza Medaglie d’Oro, dove alle 10.25 il triplice fischio del treno ricorderà il momento esatto dell’esplosione; a seguire, un minuto di silenzio. Interverrà anche il presidente dell’Associazione Familiari delle Vittime, Paolo Bolognesi. Ad anticipare il corteo, alle 8 nel Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio il sindaco del capoluogo Matteo Lepore incontrerà i familiari delle vittime assieme alle massime autorità. Presente il Ministro Matteo Piantedosi in rappresentanza del Governo e la presidente facente funzione dell’Emilia-Romagna Irene Priolo. Ancora, tra i momenti commemorativi, vi sarà la deposizione delle corone nei punti dell’esplosione, nella sala d’attesa e sul primo binario della stazione centrale. La giornata si chiuderà alle 21.15 in Piazza Maggiore con il concerto finale del Concorso Internazionale di Composizione “2 agosto”, giunto alla 30a edizione.