Mantiene una lunga scia di polemiche e interrogativi l’operazione Autovelox illegali che ha portato al sequestro preventivo di numerosi apparecchi elettronici fissi, i modelli T-Exspeed v 2.0 per la rilevazione della velocità sulla strada, in 12 città italiane, tra queste anche a Formigine, nel modenese. A spegnersi lunedì scorso, infatti, i 4 apparecchi che fanno parte del sistema tutor sulla tangenziale Modena Sassuolo, tutti nel territorio formiginese. A discutere della problematica che ha coinvolto l’amministrazione, la prima cittadina Elisa Parenti ieri sera in Consiglio Comunale. L’istituzione, ha spiegato, risulta parte lesa e nessun provvedimento è presente nei riguardi di rappresentanti del Comune. Introdotte tutte le misure necessarie a tutelare l’ente nei riguardi del fornitore, l’amministrazione sta valutando oltre ad azioni legali anche la possibilità di rivalersi sulla società appaltatrice chiedendo i danni per interruzione di servizio. Nel frattempo, è stato denunciato in stato di libertà, il legale rappresentante della società coinvolta. E’ sempre la sindaca Parenti a informare che si sono presi contatti con le altre amministrazioni comunali interessate per poter stabilire eventuali azioni sinergiche. Nei prossimi giorni invece si dovrebbe svolgere in Prefettura un tavolo di lavoro e approfondimento del caso. Sotto osservazione anche l’autovelox sulla tangenziale Carducci a Modena, dello stesso modello in questione, che però non ha subito alcuna azione. Ricordiamo che la serie di sequestri sono partiti da un provvedimento emesso dalla Procura di Cosenza
SEQUESTRO AUTOVELOX, IL COMUNE DI FORMIGINE VALUTA AZIONI LEGALI
Il Comune di Formigine parte lesa. Il caso degli autovelox illegali continua a preoccupare le amministrazioni coinvolte, nel modenese appunto quella di Formigine e a sollecitare tanti automobilisti che chiedono la possibilità di risarcimenti