Il Decreto Salva Casa è legge, consentendo la sanatoria a prezzi scontati per la regolarizzazione degli immobili e, indicando semplificazioni, vie d’uscita e tolleranze più ampie davanti a piccoli lavori fatti senza autorizzazione.
Cosa si potrà dunque fare? Per regolarizzare i cosiddetti ‘abusi minori’ sarà da ora sufficiente la relazione del tecnico. Si potrà fare solo per interventi effettuati entro il 24 maggio, purché nel limite delle nuove tolleranze indicate dal Decreto. Quali sono queste tolleranze? Qualche esempio di applicabilità è per il mancato rispetto di altezze, cubature, superfici coperte, la creazione di soppalchi, la trasformazione di finestre in porta finestra, o di verande in terrazzini, o minibagni in sottoscala. Allargando le maglie, arriva anche l’abitabilità per le mini abitazioni, o, ad esempio, anche i sottotetti potranno essere recuperati e resi abitabili, nel limite e secondo le procedure previste dalla legge regionale anche quando l’intervento non consenta il rispetto delle distanze minime tra edifici e confine. Pure i cambi di destinazione d’uso sono stati semplificati.
Per regolarizzare lavori più di rilievo, invece, bisognerà passare dalla sanatoria, che sarà più complessa ma destinata a produrre sanzioni più basse, in alcuni casi dimezzate. Le domande di sanatoria si ritengono accettate se il comune non le respinge entro 30 o 45 giorni. E questi sono solo alcuni dei passaggi introdotti dal nuovo Decreto Salva Casa che si prefigge di regolarizzare gli abusi “minori”, per rimuovere gli ostacoli sulla “commerciabilità economica” degli immobili ma anche di agevolare le ristrutturazioni o l’accesso a detrazioni fiscali finora non ammesse in caso di abusi edilizi dando, forse, un nuovo movimento al comparto edilizio.