Nel video le interviste a:
- Nicola Pessolano, Segretario Flai-Cgil Modena
- Claudio Manganaro, Funzionaro Flai-Cgil
Sono oltre 10mila i lavoratori del settore agricolo in provincia di Modena: è dedicata a loro l’iniziativa delle Brigate del Lavoro di Flai-Cgil di Modena, con funzionari del sindacato in giro per le campagna della provincia – con il loro furgone dei diritti – per incontrare i lavoratori (più del 50% sono cittadini stranieri) e confrontarsi con i loro problemi, cercando di trovare una soluzione al rischio di caporalato e lavoro nero.
E’ quello che Flai-Cgil definisce “sindacato di strada”. Sullo stesso luogo di lavoro, i lavoratori sono informati dai sindacati dei loro diritti, dei contratti nazionali e della possibilità di prestazioni assistenziali erogate dall’Inps attraverso la disoccupazione agricola.
Tra le attività del furgone dei diritti, c’è anche la distribuzione di acqua fresca e di volantini su come proteggersi e tutelarsi dal caldo e dal colpo di calore.
Tra le battaglie di Flai-Cgil c’è la richiesta di abolizione della legge Bossi-Fini, che tiene in qualche modo “incastrati” i lavoratori stranieri, che non vedono altra via di uscita che accettare qualsiasi condizione di lavoro pur di avere un reddito che gli permetta di rimanere in Italia.
Ma, in provincia di Modena, qual è la situazione del lavoro nero?