Nel video l’intervista a Roberto Rinaldi, Coordinatore della Uil di Modena e Reggio Emilia
In un momento in cui gli infortuni sul lavoro non accennano a dominuire, al contrario da gennaio a maggio di quest’anno si sono già verificati 39 infortuni mortali, registrate 32mila denunce e le malattie professionali hanno fatto un balzo in avanti del 20% in confronto allo stesso periodo dello scorso anno, il forte calore diventa un elemento vero di rischio per tutti coloro che sono costretti ad operare all’esterno. Particolarmente colpiti i braccianti agricoli, chi è attivo nell’edilizia o sulle strade. Nonostante il messaggio n° 2999 dell’Inps in cui si stabilisce che ‘laddove si verifichino temperature oltre i 35° centigradi, è possibile richiedere la cassa integrazione perché la situazione impedisce di fatto alcune lavorazioni tutelando la salute degli operatori. Le sigle sindacali attaccano
Inoltre, le condizioni meteorologiche di questo periodo, come è noto, non aiuteranno visto che l’anticiclone africano porterà il termometro a non scendere sotto i 36 gradi anche su Modena e provincia. Un territorio in cui sembrano non coincidere le attività dei sindacati con le intenzioni del Governo
Protagonisti del cambiamento sempre più sostenibile, i datori di lavoro e la Uil promuove il manifesto “La vita viene prima di tutto”