Nel video le interviste a:
- Neviana Calzolari, Autrice della ricerca
- Massimo Mezzetti, Sindaco di Modena
La prostituzione viene quasi sempre percepita come problema irrisolvibile, miccia per malattie sessualmente trasmissibili e radicamento sul territorio della criminalità e del degrado. Quasi mai, però, si guarda con occhi liberi da pregiudizi alla condizione di sfruttamento, prevaricazione ed emarginazione che tante donne, ancora oggi, vivono. Storie di donne ben riconoscibili in strada, ma invisibili alla società, quelle che la ricerca condotta da Neviana Calzolari, promossa dall’associazione culturale femminista Blu Bramante, con il sostegno del Comune di Modena, ha voluto porre al centro del dibattito, ripercorrendo una storia tutta modenese lunga ottant’anni, dalla case chiuse all’approvazione della legge Merlin che nel 1958 le abolì definitivamente, fino agli omicidi mai risolti detti del “Mostro di Modena” e al ruolo delle organizzazioni dedite allo sfruttamento delle donne, spesso migranti e vittime di tratta. Un fenomeno, quello della prostituzione, che si è evoluto nel tempo ed è ancora oggi ben radicano nel nostro territorio. Anche per questo è importante continuare a parlarne.