Otto anni e 4 mesi: è la condanna inflitta in primo grado dal Gip del Tribunale di Modena per i tre imputati accusati di aver commesso la rapina alla banca Unicredit di viale Corassori nel luglio 2023. Ai tre, che hanno usufruito della diminuente di un terzo per la scelta del rito abbreviato, si è arrivati dopo un’accurata indagine cominciata proprio il 21 luglio di un anno fa. Alle 14 due persone con il volto coperto ed armate di cutter, dopo aver infranto la vetrata laterale della filiale, avevano minacciato alcuni dipendenti riuscendo ad impossessarsi di 168mila euro in contanti, costringendo una delle dipendenti ad aprire la porta di accesso di una stanza adibita a deposito ove era presente una ingente somma di denaro per caricare gli sportelli atm. Durante la fuga alcuni operai presenti all’esterno della banca erano riusciti a bloccare e far arrestare uno dei due rapinatori, un italiano di 38 anni con precedenti penali, residente a Giugliano in Campania, che impugnava ancora il cutter e aveva 70mila euro in contanti, mentre l’altro complice era riuscito a fuggire a piedi. La Squadra Volante e la Mobile della Questura di Modena avevano subito individuato l’auto a noleggio usata dai rapinatori e da lì, grazie ai rilievi svolti dalla Scientifica, sono risalti anche agli altri due, destinatari di due richieste cautelari in carcere: il fuggitivo, un italiano di 37 anni pure residente a Giugliano, e il terzo complice, un 52enne di Sant’Antimo, sempre in Campania, entrambi identificati grazie alle immagini delle telecamere e alle impronte lasciate durante la rapina sia sugli attrezzi acquistati in ferramenta per l’assalto che sull’auto noleggiata.