21 anni per Carlo Evangelisti, il 50enne finito in manette per la morte della madre Milena Calanchi, di 71 anni, avvenuta tra il 15 e il 16 novembre del 2021, nella loro abitazione di via dei Manzini. L’accusa per l’uomo è di omicidio volontario. Questa la sentenza della Corte d’Assise di Modena al termine del processo, dopo che la Procura aveva richiesto per l’imputato l’ergastolo, avendo ritenuto sussistente il reato di omicidio aggravato dalla minorata difesa, dal rapporto famigliare e dal fatto che il delitto sarebbe avvenuto in un contesto di maltrattamenti. La difesa di Evangelisti, rappresentata dall’avvocato Roberto Ghini, ritiene invece si sia trattato di omicidio preterintenzionale. Per questo, nell’attesa di leggere le motivazioni, ha già annunciato il ricorso in appello.
Già lo scorso 23 maggio, nella lunga arringa, la difesa aveva chiesto di far decadere l’accusa di omicidio volontario, escludendo la premeditazione. Sempre secondo il legale, Evangelisti non avrebbe avuto infatti l’intenzione di uccidere la madre, che sarebbe morta per schiacciamento quando il figlio, in stato di alterazione da alcol, le cadde accidentalmente addosso durante la lite. Una tragica fatalità.