La droga arrivava dalla Spagna e veniva distribuita nel nord e nel centro Italia e la base logistica per lo stoccaggio degli stupefacenti si trovava tra Sassuolo e Casalgrande. Oltre 130 agenti della Polizia di Stato sono stati impegnati a Reggio Emilia nell’operazione Last che ha portato all’esecuzione di 38 misure cautelari per traffico di sostanza stupefacente e detenzione di armi, anche clandestine. Tra i destinatari del provvedimento soggetti di varia nazionalità inseriti, secondo la prospettazione investigativa, a diversi livelli dalla filiera del traffico di sostanza stupefacente. L’operazione ha tratto origine dai controlli, poi sfociati in sgombero, effettuati nel 2021, nell’area dismessa delle ex Officine reggiane, vero e proprio epicentro dello spaccio cittadino. In quell’occasione furono arrestate 22 persone e sequestrati oltre 11 chili di sostanza stupefacente, soprattutto cocaina, armi e denaro in contanti. Alcuni dei criminali arrestati oggi erano apparentemente ben inseriti nel tessuto sociale reggiano e titolari di esercizi di ristorazione come una pizzeria, che è stata sequestrata perché teatro di attività di spaccio, e di esercizi pubblici come un distributore di benzina. Uno di loro, oltre al traffico di droga, è stato accusato anche di aver favorito l’immigrazione clandestina, procurando dietro pagamento, dichiarazioni di ospitalità. In particolare, partendo dai primi dettagli telefonici forniti dal monitorato dello straniero diretto illegalmente in Italia, è stato ricostruito con esattezza un “viaggio”. In un’altra circostanza, invece, l’arrivo dei connazionali veniva interrotto, nel maggio 2022, in Libia dove i migranti erano stati arrestati ed espulsi.
OPERAZIONE LAST, BLITZ CONTRO IL TRAFFICO DI STUPEFACENTI, ARRESTATE 38 PERSONE
Maxi operazione della Polizia di Stato contro il traffico di sostanze stupefacenti. 38 le misure cautelari emesse. La base logistica dello spaccio si trovava tra Sassuolo e Casalgrande