Nel video l’intervista a Paola Caramaschi  RSU Femca CISL

Un fulmine a ciel sereno ha colpito il distretto del biomedicale modenese. Improvvisa e imprevista la notizia che i vertici della ex Bellco, una delle aziende più importanti del distretto biomedicale modenese, è decisa a chiudere la parte produttiva dello stabilimento di Mirandola, conservando solo quella dedicata a ricerca e sviluppo. Per i sindacati si tratta di un fatto grave e inaccettabile, che colpisce al cuore il settore e contro il quale è iniziata immediatamente dopo l’annuncio, la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori. 350 i dipendenti a rischio. Solo nella sede Mirandolese lavorano 500 persone.

 

Una protesta che sembra dover proseguire a lungo, sul luogo è stato interdetto l’ingresso ai camion, dai cancelli possono passare solo le auto degli impiegati e dei lavoratori di ricerca e sviluppo in uscita dallo stabilimento. E’ uno shock per il comparto mirandolese che non aveva mai vissuto una crisi del genere, nonostante i gravi danni riportati col terremoto del 2012. Quello che potrebbe salvare ora  la situazione a detta della Mozarc MEDICAL sarebbe un acquirente che rilevi lo stabilimento, vista la procedura anti-delocalizzazione introdotta in occasione della Legge di Bilancio 2022 . Di contro potrebbe paventarsi un licenziamento collettivo