Nel video, le interviste a:

  • Dott.ssa Annarita Pecchi, Radiologia Policlinico di Modena
  • Dott. Pietro Torricelli, Direttore Radiologia Policlinico di Modena
  • Dott. Claudio Vagnini, Direttore Generale AOU Modena

Divisa tra due città, Innsbruck e Modena. Due figli, di 2 e 3 anni. Due lavori. Questa era la vita di Anna Sviridenko, la 40enne uccisa dall’ex marito Andrea Paltrinieri e consegnata cadavere ai Carabinieri la notte tra lunedì e martedì, rannicchiata nel bagagliaio del furgone. Medico nucleare, Anna era specializzanda in Radiologia all’Università di Modena e Reggio Emilia. Sempre sorridente, una carriera impeccabile e tanta voglia di fare. Nonostante i sacrifici, quei mille chilometri che faceva ogni settimana da “pendolare” per stare assieme ai suoi bambini. Nonostante la separazione dall’ex compagno. Una mamma presente, una professionista stimata da tutti. Così la ricordano, con profondo dolore, i professori e colleghi del Policlinico. L’ultima a lavorare con Anna è stata la dottoressa Annarita Pecchi. Una perdita umana e professionale per il professor Pietro Torricelli, direttore della Radiologia del Policlinico, che la ricorda come una delle migliori allieve della scuola di specializzazione. Parole dure, forti, quelle utilizzate dal Direttore Generale, il dott. Claudio Vagnini, nel commentare il tragico femminicidio che ha toccato da vicino tutta l’Azienda Ospedaliero-Universitaria modenese. Il movente del delitto, che dovrà essere confermato, sarebbe da ricercare nella battaglia per l’affidamento dei bambini. Proprio lunedì, il giorno prima dell’omicidio, sarebbe arrivata infatti la sentenza del Tribunale di Innsbruck che aveva sancito l’affido condiviso, ma anche che i piccoli sarebbero rimasti a vivere con la mamma. Cosa che lui non sarebbe riuscito ad accettare. Paltrinieri si trova ora in carcere a Modena, con l’accusa di omicidio volontario aggravato, in attesa dell’udienza di convalida di fronte al Gip.