Il Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia-Romagna nell’udienza di mercoledì 5 giugno ha disposto il rinvio al 4 dicembre prossimo della discussione sul ricorso presentato dall’Amministrazione comunale di Finale Emilia in merito alle analisi di Arpae per i valori inquinanti nella discarica gestita da Feronia. Una richiesta nata dalla preoccupazione sugli inquinanti nella discarica e della bonifica finora non effettuata. Si allungano così i tempi di una eventuale risoluzione ad una questione che si trascina ormai da tempo.
Martedì scorso il Comune di Finale Emilia aveva depositato presso il TAR per l’Emilia-Romagna una memoria di replica alle osservazioni presentate da Arpae rispetto alla richiesta di annullamento delle determinazioni dirigenziali riguardanti la discarica. Secondo il Comune, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente rilevò un superamento dei limiti di diversi materiali contaminanti, ma innalzò contestualmente i parametri di riferimento. Una variazione, ha giustificato Arpae, dovuta alla conformazione del terreno e all’attività agricola, che influivano sui livelli di inquinanti. Una determinazione dirigenziale contro cui il Comune si è scagliata, facendo ricorso.
E se l’Osservatorio Civico di Finale ha portato al processo contro Feronia, il sindaco Claudio Poletti ha chiesto la cancellazione della documentazione prodotta da Arpae, che nel maggio 2023 aveva indicato si un’elevata presenza nel terreno di metalli pesanti come il manganese, però dovuta all’uso di fertilizzanti agricoli e quindi non direttamente connessa all’attività della discarica. Sulla questione il Tar deciderà il prossimo 5 dicembre