Nel video l’intervista ad Antonio Carpentieri, Partito Democratico

L’Emilia-Romagna si conferma la regione dove si vota di più, con un’affluenza del 59% alle europee, ma comunque in nettissimo calo, di circa otto punti percentuali, rispetto alla tornata di cinque anni fa. Stando ai risultati, nella nostra Regione il Pd si riconferma primo partito, sorpassando il 36%: un netto incremento rispetto alle ultime politiche quando raccolse il 28%. Segue a ruota Fratelli d’Italia con un 28,02%. Il partito dei Pentastellati perde invece quasi 3 punti percentuali, dal 9,9% del 2022 al 7,17% attuale. Balzo in alto di Alleanza Verdi e Sinistra che segna un 6,53%. Crollo della Lega al 6,48%, davanti però qui a Forza Italia, ferma al 6,11%. Sotto la soglia “Azione” di Calenda (3,18%) e Stati Uniti d’Europa di Renzi (2,96%). In questo quadro, il Presidente della Regione Stefano Bonaccini si conferma “re delle preferenze” con oltre 380mila voti. Ne ha raccolti 260.787 nella sola Emilia-Romagna, dove ha scritto il suo nome sulla scheda più di un elettore su tre di quelli che hanno votato Pd. Il governatore in carica ottiene così il seggio all’Europarlamento come primo per distacco fra gli eletti della lista dem nel Nord-Est.

 

Lascerà Bologna per volare a Bruxelles e, come ampiamente previsto, la nostra Regione andrà ad elezioni anticipate. In FdI, Giorgia Meloni ha preso 168.795 voti. Il generale Roberto Vannacci candidato nella Lega è stato scelto da 41.399 elettori emiliano-romagnoli