Crescono i numeri degli ammortizzatori sociali sul territorio regionale. A lanciare l’allarme è il focus sulla cassa integrazione elaborato dall’ufficio studi della Uil. Nel primo quadrimestre di quest’anno si registrano 18,5 milioni di ore autorizzate di ammortizzatori, in aumento del 76,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. Cifre che fanno dell’Emilia-Romagna la terza regione per maggior incremento sul piano nazionale. Da segnalare che il 67,5% di queste ore sono di cassa integrazione ordinaria; quindi, “nuove aziende che subentrano in crisi”, evidenzia la Uil. A registrare l’impennata maggiore è Rimini, che in percentuale conta un +287%, pari a 3,2 milioni di ore. Modena segna un aumento del 61,2%, equivalente a 4 milioni di ore in più. Numeri che fanno preoccupare il sindacato, che parla di un quadro complicato, in cui ha evidentemente influito l’instabilità a livello mondiale, con cali di ordinativi e di fatturato. Ma la situazione, chiosa la Uil, merita comunque un approfondimento anche da parte del governo per individuare interventi di rilancio. Secondo la sigla occorrono interventi a favore dell’economia reale per spingere l’acceleratore su sviluppo e buona occupazione. Nella formula proposta dal sindacato vi sono misure di alleggerimento fiscale per favorire i consumi di lavoratori e pensionati, la rivalutazione delle pensioni, i rinnovi contrattuali, investimenti pubblici e privati mirati alla crescita di occupazione di qualità, con impegni precisi da accordare con le parti sociali