Sempre più “in affitto”, malgrado tutto. Anche se a Modena gli affitti sono cresciuti mediamente del 2,4% in un anno.

Già, perché l’ufficio studi di Lapam Confartigianato ha elaborato una ricerca sul mercato immobiliare in provincia di Modena, da cui emerge come i modenesi preferirebbero avere la proprietà della casa in cui vivono, ma i costi delle abitazioni e le difficoltà di accesso ai mutui – e gli elevati tassi – rendono assai ardua la realizzazione del “sogno” della casa di proprietà.
Eppure, di case non occupate ce ne sono, eccome.
Secondo l’ultimo censimento delle abitazioni, nel 2021, il 21% delle case in provincia di Modena risulta non occupato, pari a 80.432 abitazioni.
L’incidenza maggiore delle case sfitte si nota tra i comuni montani (sempre superiore al 50%, con l’eccezione di Pavullo), mentre i comuni della pianura si fermano al valore massimo del 20,3%.

Come emerge dai dati, il mercato immobiliare modenese ha visto un forte calo del numero di immobili residenziali compravenduti a partire dal 2007. Qualche segnale di ripresa si è cominciato a vedere a partire dal 2021, ma siamo ancora lontani dalla cifre di oltre 15 anni fa.

“Il piano casa è un’urgenza sentita – spiegano dalla Lapam Confartigianato – e sui cui bisogna intervenire, sia per gli studenti che vogliono trasferirsi a Modena per frequentare l’Università, sia per i lavoratori che necessitano di un’abitazione vicina al luogo di lavoro”.