Divieto di dimora in provincia di Modena per un ristoratore di Castelfranco Emilia, finito da tempo nel mirino del Nucleo di Polizia Economica-Finanziaria.
La misura cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Modena, è stata eseguita ieri dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Modena.
L’indagine risale all’epoca della piena emergenza-Covid: il gestore di un locale, in gravi difficoltà economiche, aveva lamentato pubblicamente di aver contratto un prestito a tassi d’usura. Da quella notizia, riportata dai media locali, è scattata l’operazione delle Fiamme Gialle.
Oltre a questa vicenda, il ristoratore indagato – con precedenti per ricettazione, riciclaggio e vendita di sostanze stupefacenti – è risultato coinvolto in diversi episodi di usura, nei confronti di altre vittime, alle quali avrebbe prestato denaro con interessi da un minimo del 60% ad un massimo di oltre il 200% all’anno.
Nel corso di una perquisizione nell’abitazione dell’indagato, è stata trovata una ingente somma di denaro contante, quasi 85mila euro, nascosti sotto la cornice di una porta, confezionati in pacchetti sottovuoto da 5mila euro, oltre a gioielli stimati per un valore di circa 30mila euro.