Liste d’attesa…in attesa.
Nessuna decisione operativa tra Regioni e Governo sulle liste d’attesa.
Nel vertice di ieri pomeriggio non è emersa nessuna certezza sui provvedimenti specifici da parte del Ministero della Sanità.
Già in giornata, il Consiglio dei Ministri discuterà, tuttavia, di un decreto legge con “misure urgenti per la riduzione dei tempi d’attesa” e di un disegno legge con “misure a garanzia delle prestazioni sanitarie”.
“Ma il problema è sempre legato alla copertura finanziaria, per risorse che servirebbero ora e che evidentemente non sono disponibili”, ha dichiarato Raffaele Donini, Assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna e coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni.
Nelle trattative Stato-Regioni, il Ministero della Salute avrebbe fatto un riferimento anche ai servizi di prestazione privata da parte di liberi professionisti nelle strutture pubbliche e della possibile creazione di un CUP (Centro Unico Prenotazioni) nazionale o quantomeno infraregionale, che – però – secondo le Regioni rischierebbe di intasare ulteriormente le liste d’attesa.
Tra le novità più interessanti, la possibile introduzione di visite ed esami anche il sabato e la domenica.