Ulteriore preoccupazione per il futuro modenese della Maserati.
L’Innovation Lab della Casa del Tridente, in via Emilia Ovest, sta per essere smantellato.
Da fiore all’occhiello della Motor Valley – arrivando addirittura a oltre 1.300 dipendenti, tra ingegneri e tecnici – a “ramo secco” che non interessa più al gruppo Stellantis (di cui fa parte Maserati) il passo non è stato breve: sono trascorsi 9 anni dall’apertura del laboratorio Innovation Lab.
E’ dei giorni scorsi la notizia del trasferimento di 400 ingegneri dal laboratorio alla “torre” di via Divisione Acqui.
Lo smantellamento e la riorganizzazione, di fatto, seguono l’inizio della cassa integrazione degli operai da dicembre, i contratti di solidarietà per le prossime settimane e gli esuberi su base volontaria annunciati ad aprile.
La bella favola della Maserati, rilanciata a Modena da Luca di Montezemolo, sembra proprio al capolinea.
Le ragioni dello smantellamento del laboratorio d’idee della Maserati sono le solite: riduzione dei costi di personale e dei costi di gestione della struttura dell’Innovation Lab.
Molto critici i sindacati dei metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil. Uilm-Uil e Aqcf, che – già ad inizio maggio – avevano protestato durante il Motor Valley Fest – e che lunedì hanno tenuto un’assemblea con il personale dell’Innovation Lab.
Le organizzazioni sindacali si domandano ancora perché l’Amministratore Delegato di Stellantis, John Elkann, continui a definire “Modena il cuore pulsante della Maserati” quando, nella realtà, sta dismettendone l’attività, con mesi di cassa integrazione tra gli operai e lo smantellamento dell’Innovation Lab.