Un caso che si complica e che probabilmente, finora, non ha mai avuto precedenti, in Emilia-Romagna e nell’intero paese. È già stato notificato l’avviso di garanzia da parte della Procura militare di Verona al Capitano dei Carabinieri di Pavullo nel Frignano, finito nella bufera dopo aver scritto la sera del 14 maggio con la biro sulla fronte di una sua sottoposta, anziché sul foglio di servizio, l’avvenuta ispezione al cambio turno. Un gesto gravissimo che potrebbe costare all’ufficiale, oltre alla sospensione del tesserino e della pistola e all’esonero dal servizio per due settimane, fino a 5 anni di carcere. Sarebbero infatti due le ipotesi di reato a lui contestate, nell’ambito del Codice Penale militare di pace, relativi agli articoli 195 e 196. Il primo, è quello di “violenza contro un inferiore” punito con la reclusione militare da uno a tre anni. Il secondo, invece, è quello di “minaccia o ingiuria a un inferiore” con una reclusione fino a due anni. Un fascicolo è stato aperto anche dalla Procura ordinaria di Modena, pare nell’ambito del Codice rosso. Intanto, tramite il suo avvocato, il Capitano ha contestato ogni addebito, respingendo le accuse, oltre a rimarcare il suo impegno nell’Arma contro la violenza alle donne.