E’ stata una domenica “rivoluzionaria” per il Modena.
Quello che non sembrava possibile potesse accadere, è successo davvero.
La famiglia Rivetti ha licenziato Davide Vaira: da ieri non è più il Direttore Sportivo del Modena.
La sua conferma sembrava quasi sicura, almeno fino a 48 ore fa, poi qualcosa si è definitivamente rotto: la stagione deludente, la scelta sbagliata di Bianco, i molti errori di mercato potevano pure essere parzialmente tollerati, ma non – a quanto pare – l’intenzione di Vaira di fare “piazza pulita” dei giocatori della rosa. Un’idea che non è affatto piaciuta a Carlo e a Matteo Rivetti. E, quindi, la “piazza pulita” l’ha fatta la società: nel giro di poco più di un mese, dopo Bianco, via anche Vaira.
Nonostante entrambi potessero vantare un contratto firmato fino al giugno 2025.

La loro “cacciata”, peraltro, è la certificazione ufficiale del fallimento.
Scelta decisa da parte della società, accusata spesso di “immobilismo”, ma ora applaudita da gran parte della tifoseria, che imputava soprattutto a Vaira le maggiori responsabilità delle deludente stagione appena conclusa.

Vaira lascia Modena dopo tre stagioni di vittorie, promesse, illusioni e delusioni. Tre anni, comunque, indimenticabili. E il nome di Vaira resta in un pezzetto di storia ultracentenaria del club: una promozione dalla C alla B con record di vittorie, una Supercoppa di C, due piazzamenti al 10° posto in B.

Ai posteri l’ardua sentenza di quanto sia stato merito suo oppure di altri.