Nel video le interviste a:
– Micaela Goldoni Direttore Lavori Ripristino del Duomo Finale,
– Mons. Giuliano Gazzetti Vicario Generale Arcidiocesi di Modena e Nonantola
– Maria Grazia Gattari Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio
– Daniele Bernabei Parroco Finale Emilia
I finalesi ricordano bene l’immagine delle pietre della facciata crollate sul sagrato e sulla via antistante. Con un colpo di spugna, i connotati della chiesa vennero distrutti, così come la fisionomia dell’intero paese. Avviata nel 2019, la ricostruzione sta arrivando a conclusione e permetterà al Duomo di Finale Emilia di riaprire le porte il 26 di maggio con una grande festa. A tornare più solidi e belli di prima sono le volte in muratura delle navate laterali, la cella del campanile e l’intera abside. L’intero progetto è stato studiato sull’equilibrio tra gli elementi superstiti e parti da ricostruire ex novo. L’importo complessivo è di 6 milioni e 30mila euro per riparare gli ingenti danni che interessarono soprattutto la struttura architettonica, ma anche l’apparato pittorico decorativo e le opere artistiche interne. In occasione della riapertura, ritorna in Duomo il prezioso dipinto raffigurante La Madonna, il Bambino e San Lorenzo che il Guercino realizzò nel 1624 per la chiesa di Sant’Agostino. La tela dopo il sisma venne spostata e custodita per anni al Museo diocesano e benedettino di Nonantola.