Stop al numero chiuso.
Con la riforma dell’accesso alla Facoltà di Medicina ci si potrà iscrivere liberamente al primo semestre universitario di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Medicina veterinaria senza dover passare attraverso alcun test.
Verranno poi individuate le prove in discipline di aria biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria che dovranno essere superate per l’ammissione al secondo semestre.
Nel caso di mancata ammissione, verranno comunque riconosciuti i crediti formativi utili per l’iscrizione ad un’altra facoltà.
La riforma potrebbe entrare in vigore già a partire dall’anno accademico 2024-25.
Particolarmente soddisfatto il presidente della Commissione Istruzione del Senato, il leghista Roberto Marti: il Comitato ristretto della Commissione ha adottato praticamente all’unanimità il testo base per dire basta al numero chiuso a Medicina.
Nettamente contraria allo stop del numero chiuso, invece, è la Federazione Nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
Secondo il presidente Filippo Anelli, ciò significa che “tra dieci anni, il tempo necessario per formare un medico, avremo una pletora di laureati che non avrà possibilità di trovare un posto di lavoro come medici. Produrremo solo disoccupati”.
Il testo prevede che il governo sia delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per la revisione delle modalità di accesso Medicina Odontoiatria e Veterinaria.
Nell’esercizio della delega il Governo deve tra l’altro garantire programmi uniformi e coordinati e l’armonizzazione dei piani di studio dei corsi, per un numero complessivo di crediti formativi universitari (Cfu) stabilito a livello nazionale; prevedere che l’ammissione al secondo semestre dei corsi di laurea magistrale sia subordinata al conseguimento di tutti i crediti formativi universitari (Cfu) stabiliti per gli esami di profitto del primo semestre svolti secondo standard uniformi nonché alla collocazione in posizione utile nella graduatoria di merito nazionale; garantire, nel caso di mancata ammissione al secondo semestre dei corsi di laurea in Medicina, Veterinaria ed Odontoiatria il riconoscimento dei crediti formativi universitari conseguiti dagli studenti negli esami del primo semestre per il proseguimento in un diverso corso di studi da indicare come seconda scelta, rendendo obbligatoria e gratuita la doppia iscrizione limitatamente al primo semestre.