Proseguono le operazioni dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco nella ricerca dei quattro dispersi dopo l’esplosione alla centrale idroelettrica Enel di Bargi, sul lago di Suviana, in provincia di Bologna.
E’ stato confermato il ritrovamento di un corpo, non ancora estratto e identificato.
I quattro lavoratori che ancora risultano dispersi sono Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano, Alessandro D’Andrea, 37 anni, di Pontedera, Adriano Scandellari, 57 anni, di Padova, e Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli, in pensione da un anno.
Tre le vittime accertate: Vincenzo Franchina, 36 anni, originario della provincia di Messina, Pavel Petronel Tanase, 45 anni, nato in Romania e residente a Settimo Torinese, e Mario Pisani, 73 anni, di Taranto.
I soccorritori stanno operando nei piani -8 (dove è esplosa una turbina), -9 e -10, nelle quali è impiegato un dispositivo di sicurezza di circa 100 Vigili del Fuoco.
All’opera anche alcuni Vigili del Fuoco del Comando di Modena, esperti di soccorso tra le macerie, guidati dal funzionario Fabio Baracchi, referente regionale nel Nucleo USAR (Urban Search and Rescue).
Una sessantina di studenti di terza media delle scuole Muratori di Vignola hanno scampato il peggio. Poco prima dell’esplosione, infatti, stavano visitando il “Parco delle Acque” nella centrale idroelettrica. E, più tardi, mentre stavano facendo merenda, a circa un chilometri di distanza dalla centrale, un “odore di fumo” ha consigliato agli insegnanti di allontanare il gruppo, appena in tempo per udire e vedere l’esplosione.
Sul tragico incidente di martedì, la Procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo.