Da quattro ore passa a otto e si estende anche al pubblico lo sciopero proclamato per la giornata di domani. Dopo la tragedia alla centrale elettrica che ha provocato morti e feriti, i sindacati Uil e Cgil allargano la protesta inizialmente prevista per i soli settori privati. La manifestazione era stata proclamata proprio per chiedere interventi urgenti per frenare il triste fenomeno delle morti sul lavoro. Già due i gravissimi incidenti che si sono verificati dall’inizio dell’anno: la tragedia del crollo del cantiere a Firenze, costata la vita a cinque operai, e la recentissima esplosione sul lago di Suviana. A Modena sono confermati due momenti di manifestazione: un presidio la mattina dalle 8 alle 12 davanti al cantiere Esselunga; al pomeriggio un corteo di fronte alle aziende metalmeccaniche di via Emilia Ovest con partenza alle 13 all’incrocio con via Sallustio. Tre gli obiettivi e le ragioni alla base dello sciopero diventato generale: zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale e un nuovo modello sociale di fare impresa. L’estensione della protesta coinvolgerà anche la sanità e il trasporto pubblico, con possibili disagi ai pendolari dei treni regionali. In Emilia-Romagna sono esclusi da rischi intercity e Frecciarossa che circoleranno regolarmente.
SCIOPERO NAZIONALE, DA 4 A 8 ORE DOPO L’ESPLOSIONE DELLA CENTRALE
La gravità di quanto successo al lago di Suviana ha spinto i sindacati Uil e Cgil ad allargare anche ai settori pubblici lo sciopero di domani, indetto proprio per chiedere lo stop alle stragi sul lavoro. I lavoratori incroceranno le braccia per otto ore.