Nel video, le interviste alle commercianti di via Morane, Emanuela Lugli, Anna Pappalardo e Giuliana Zanetti
Via Morane, da sempre ostaggio di Gigetto, è una delle vie che maggiormente subisce il passaggio della linea ferroviaria Modena-Sassuolo. C’è chi continua, ancora oggi – e, forse, più di prima – a pensare che il trenino debba essere rimosso, perché è più il disservizio del servizio in sé. A bordo, passeggeri che spesso e volentieri si contano sulle dita di una mano. Fuori invece, sbarre abbassate che generano code chilometriche e paralizzano la viabilità di tutta la zona sud della città. Per non parlare dello smog generato. Una situazione totalmente fuori controllo, che manda su tutte le furie chi vive la zona quotidianamente. Nonostante l’avversione al Gigetto, amministrazione comunale e Ferrovie Emilia-Romagna sembrano essere più che decise ad andare avanti, dopo la realizzazione del sottopasso nella vicina via Panni, anche su un secondo tunnel lungo la linea: quello di strada Morane. Un’operazione complessa, sia per volumi di traffico sia per spazio ridotto, che non risolverebbe il problema della viabilità alla radice. Al solo pensiero di “fare la fine di via Panni” con quasi due anni di disagi, deviazioni, chiusure e percorsi alternativi, i commercianti della via invocano una sola ed unica cosa: lo stop di Gigetto. Una volta per tutte.