Nel video l’intervento durante la trasmissione SportQui di Francesco Sala, Ex medico sociale Modena FC
Crisi di risultati, non di gioco.
Con questo “ritornello” nella mente, Paolo Bianco e i suoi giocatori provano a dimenticare la delusione per la sconfitta indigeribile subita con la Cremonese, cercando di allontanare i fantasmi dell’ennesimo gol incassato di testa (e magari allenandosi affinché non accada più così spesso,,,), e si sono ributtati a capofitta nella preparazione della prossima partita, sabato al “Braglia” contro la Feralpisalò.
La bruschissima frenata del Modena degli ultimi mesi è evidenziata da un dato che ormai conoscono tutti a memoria: due sole vittorie (Reggiana il 2 dicembre e Parma il 27 gennaio, nelle ultime 16 partite giocate).
Di questo passo…da lumaca, è evidente che i playoff il Modena se li può scordare.
Ma c’è ancora il tempo per riaccendere il motore e ripartire, per le prossime 10 partite, a patto di cambiare qualcosa: perché è lampante che qualcosa (anzi: molto) non vada.
Servono giocatori da rilanciare e rimettere in campo: Strizzolo è uno di loro, Di Stefano pure, Duca e Cotali anche, per non parlare di Bozhanaj e Tremolada.
Se fanno ancora parte integrante del gruppo, devono essere utilizzati, soprattutto il giovane albanese, giocatore di talento, di gran bel tiro, in grado di fare anche il centrocampista, ma finito inspiegabilmente nella categoria “oggetti misteriosi”, considerato il misero minutaggio che gli riserva Bianco.
Poi qualcuno ha posto l’interrogativo: ma la squadra è tutta dalla parte di Bianco?
Prova a dare una risposta il dottor Francesco Sala, storico medico sociale del Modena, uno che l’ambiente dei gialli lo ha conosciuto bene, ieri sera ospite della nostra trasmissione “SportQui”.