Sul caso dello studente Damiano Cassanelli, si continua ancora a discutere. In tantissimi, nell’ultimo periodo, hanno manifestato apertamente solidarietà al giovane sospeso che, attraverso il suo legale, l’avvocato Stefano Cavazzuti, ha già fatto ricorso al Tar. Intanto, la mobilitazione non si ferma. Prima gli studenti, ora a intervenire sono alcuni docenti dell’Istituto Barozzi, nonché componenti del Consiglio di classe che aveva votato contro l’ormai noto provvedimento disciplinare. Nei giorni scorsi, infatti, era stato richiesto da loro, a braccetto con i sindacati Cgil Cisl e Snals, un incontro con l’Ufficio Scolastico Regionale, per fare luce su fatti e comportamenti intervenuti nel corso delle ultime settimane. L’incontro c’è stato, ieri pomeriggio, con il dirigente Bruno Di Palma che, per l’occasione, era affiancato dal nuovo Dirigente dell’ambito territoriale modenese, Giuseppe Schena. I tre professori, con verbale alla mano, hanno spiegato la loro posizione. Tutto questo mentre l’ufficio scolastico regionale ha organizzato un’ispezione al fine di acquisire nuovi documenti per fare chiarezza sulla vicenda. “Siamo convinti che bisogna operare per ripristinare serenità e fiducia tra il personale della scuola, e anche tra il personale, gli studenti, le loro famiglie” affermano i sindacalisti, sottolineando come ora siano “necessari tempi certi e rapidi”, nell’auspicio che si possa quanto prima riconsiderare il tutto. Intanto, sabato pomeriggio al Novi Sad una nuova manifestazione pacifica vedrà uniti genitori, alunni, docenti, personale tecnico-amministrativo, associazioni, sigle sindacali. Tutti insieme, “Per la scuola democratica”.