Solo ieri un incidente sul lavoro in un cantiere a Novi di Modena ha strappato la vita ad un operaio 69enne, Aniello Esposito residente a Concordia. L’uomo stava lavorando su un capannone quando sembra abbia ceduto un lucernaio facendolo precipitare giù per 7 metri. Intanto la Provincia di Modena ha presentato la costituzione di un tavolo permanente sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Il progetto, sostenuto dalle sigle sindacali di Cgil, CISL e Uil ha l’obbiettivo di mettere in campo, come illustrato dai protagonisti del Tavolo, ogni sforzo utile per ridurre drasticamente infortuni, incidenti sul lavoro e malattie professionali, assicurando livelli più elevati di salute e sicurezza a tutti i lavoratori, a partire dai più deboli e con un’attenzione particolare ai settori più delicati, promuovendo la cultura della prevenzione, specie tra i più giovani. Per i sindacati la costituzione del Tavolo permanente rappresenta un punto di partenza importantissimo per mettere in atto quelle sinergie tra istituzioni, parti sociali e associazioni datoriali necessarie per far fronte alla piaga degli infortuni e delle morti sul lavoro. Solo dall’inizio dell’anno, nel modenese, si contano già 3 vittime. Numeri preoccupanti che seguono il pessimo trend registrato nel 2023, con 15 “morti bianche” rispetto alle 13 del 2022. Senza contare gli infortuni, che hanno sfiorato quota 14mila. Una drammatica fotografica confermata anche dai dati dell’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering, secondo i quali l’Emilia-Romagna è la quarta regione in Italia per infortuni sul lavoro con una media vicinissima a quella nazionale.