Sono stati prorogati fino a venerdì, quindi per altri due giorni, le misure emergenziali previste dalla manovra antismog nella nostra Regione. Una cappa di inquinamento e di nebbia che non lascia letteralmente respiro all’Emilia-Romagna. La situazione più critica si registra nell’area emiliana, dove i giorni di emergenza sono stati addirittura 24, il doppio di quelli non emergenziali, con concentrazioni altissime di polveri sottili dovute anche all’assenza di piogge che, tra le altre cose, non ha permesso un ricambio d’aria. E così, giorno dopo giorno, si allunga la lista di sforamenti del limite di 50 microgrammi al metro cubo, fissato come soglia da non superare. A Modena va il poco invidiabile record di 20 sforamenti dall’inizio dell’anno: una situazione che non si vedeva da anni e che viene dopo un 2023 molto positivo in termini di inquinamento atmosferico. In particolare, secondo i dati di Arpae, le concentrazioni più alte di Pm10 – quelle da bollino rosso – sono state rilevate nelle stazioni per il monitoraggio della bassa, tra cui l’area di Mirandola. Non va molto meglio alla pianura modenese, che si colora di arancione. Questo perché valori più elevati di particolato sono quelli rilevati non in Appennino, ma proprio in pianura. La spiegazione è molto semplice: tutto ciò che viene emesso nei bassi strati non riesce ad andare su più di tanto, creando così una sorta di circolo vizioso per cui più “è ingabbiato” nella parte bassa dell’atmosfera, più l’inquinamento peggiora e perdura. Fino a venerdì, quindi, resta limitata la circolazione nell’area compresa all’interno delle tangenziali dalle 8.30 alle 18.30 dei veicoli più inquinanti, inclusi i diesel Euro 5.
ANCORA ALLERTA SMOG, OLTRE 20 GIORNI DA BOLLINO ROSSO
L'inquinamento atmosferico non molla la presa. A Modena va il record di 20 sforamenti da inizio anno. Arpae rinnova fino a venerdì i provvedimenti anti-smog, per concentrazioni di polveri sottili da “bollino rosso”.