Nel video, l’intervista a Caterina Manfredi, architetto del Comune di Carpi
Un piccolo tesoro poco conosciuto viene restituito alla città di Carpi. I lavori di restauro appena conclusi permettono di ammirare i locali ripristinati dopo le ferite del sisma dell’ex sinagoga detta “vecchia”, di via Rovighi. Un esempio raro in Emilia-Romagna di luogo di culto ebraico che venne edificato nel 1700 e che confina con la sinagoga “nuova”, risalente al 1800. Il cantiere, durato circa 18 mesi, è costato nel complesso 400mila euro. I lavori hanno compreso la riparazione dei danni arrecati da quel terremoto, oltre che il completamento degli interventi di restauro. Ecco quindi che nella seconda fase dell’intervento sono emerse decorazioni con iscrizioni sacre in ebraico ed è stato anche restaurato il lavabo per le abluzioni prima dei riti. L’intera struttura architettonica è particolare: diversamente da molti luoghi sacri, l’ex sinagoga vecchia non mostra una grande facciata immediatamente visibile dalla strada, ma è costruita all’interno di un complesso edilizio già esistente.