Nel video le interviste a:
- Giuseppe Violante, Rsu Fiom Maserati
- Alberto Zanetti, Segretario Generale Uil Metalmeccanici
Sale la preoccupazione per l’aumento della cassa integrazione in Maserati, e insieme a lei anche la rabbia tra i dipendenti che si chiedono come un’incertezza simile possa pesare nella città regina dei motori. Per questo oggi le bandiere di Cgil, Cisl e Uil hanno sventolato in piazza Grande, con una delegazione di lavoratori che ha accompagnato i rappresentanti sindacali in un incontro con le istituzioni. Nel palazzo comunale è stato indetto un tavolo tra sigle e autorità cittadine e regionali, proprio per fare chiarezza sul futuro dello stabilimento di via Ciro Menotti. Di fatto i 220 dipendenti del tridente hanno svolto il 26 gennaio il loro ultimo giorno di lavoro prima dell’inizio della cassa integrazione. Un ammortizzatore sociale che resterà in vigore per tutto febbraio ha comunicato l’azienda, senza prospettive migliori per la primavera. I sindacati riferiscono che la prospettiva (ad oggi) è di soli dieci giorni di lavoro a marzo