Nel video le interviste ad Alessandra Camporota, Prefetto di Modena e a Fabio Braglia Presidente Provincia di Modena
Giornata solenne per le celebrazioni del Santo Patrono a Modena, che sono iniziate questa mattina puntuali alle 10.30 con il tradizionale corteo in onore di San Geminiano. Il rituale è ormai immancabile, con i valletti in livrea gialloblù, accompagnati dalla musica della banda cittadina, che scendono dallo scalone del Municipio, seguiti dalle autorità cittadine, civili e militari. Dalla piazza delle Ova hanno poi attraversato la via Emilia, assieme al Gonfalone, sino a raggiungere il Duomo, “casa” delle reliquie del Santo Patrono. Qui hanno portato come offerta i due ceri votivi, sei candele e l’olio per la lampada che, nella cripta della Cattedrale, arde perennemente davanti al sepolcro del Santo Vescovo.
Geminiano, Vescovo di Modena nel IV secolo, è patrono della nostra città fin dall’epoca altomedievale. Della sua vita non si sa molto, ma di lui si ricordano diversi miracoli che ancora oggi accendono la fede e la speranza nei tanti fedeli, che in questa giornata lo celebrano come un vero e proprio simbolo. Tra i racconti tramandati, il salvataggio della città, offuscata da una fitta nebbia, in modo da nasconderla agli invasori germanici guidati da Attila. Memorabile il miracolo del bambino afferrato per i capelli e salvato dopo la caduta dalla torre della cattedrale. E poi, ancora, la tremenda alluvione che colpì Modena nel 1898, quando le acque si spinsero fino al Duomo, ma neanche una goccia bagnò i fedeli raccolti in preghiera al suo interno. Ancora oggi, i fedeli sono lì riuniti, nella cattedrale romanica, per celebrarlo.