Nel video l’intervista a Emer Ponzoni, Residente di via Marri
Più ci si avvicina all’epicentro dell’esplosione, più gravi appaiono i danni. Insieme a parte dell’abitazione al civico 16 di via Marri, a Rovereto sulla Secchia, se ne è andata anche una larga fetta degli effetti personali di chi, fino a due giorni fa, lì ci abitava. I residenti camminano con lo sguardo perso e la voce che si incrina tra quelle macerie in cui sono andate perdute auto, moto, mobili, ricordi. Fregiata anche la palazzina a fianco, anch’essa inagibile. Si intravede l’interno di una cucina, dove al caldo la famiglia si riuniva. Ora appare fredda, quasi gelida. E la conta dei danni continua. Danni ingenti, che preoccupano non poco i proprietari delle abitazioni danneggiate. Mentre la procura ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto, la domanda comune è “chi ci rimborserà?”. Non si tirano indietro e, alle prime spese, stanno già provvedendo con le proprie tasche.
Ma tangibile è anche la necessità di aiuti. Da subito si è attivata una catena di solidarietà per aiutare quelle famiglie che una casa, ora, non ce l’hanno più. Oltre all’ospitalità di famiglie amiche, che hanno offerto riparo in queste notti agli sfollati, sono nati gruppi di raccolta di vestiti e beni di prima necessità, per tendere una mano concreta alle famiglie colpite dalla tremenda esplosione. Ne è nata anche una chat apposita, in cui riunire tutte le richieste e fare una conta dei possibili aiuti. E così, è in questa tragica situazione che la piccola comunità di Rovereto si riscopre grande.