Stessi punti in classifica dello scorso anno, con la gestione Tesser: 28. Ma un piccolo miglioramento c’è stato (si fa per dire): a Palermo, il Modena, quest’anno, ha perso solo 4-2 e non 5-2 come nella passata stagione. Come dire: nessuna asticella alzata, come invece aveva promesso la famiglia Rivetti. 7 vittorie, 7 sconfitte e 7 pareggi: una ruolino di marcia da anonima metà classifica, ma – continuando così – fuori dai playoff, visto che i gialli, al momento, sono al 9° posto. Le ultime sette partite hanno avuto un bilancio disastroso: 5 punti, con la vittoria sulla Reggiana, il 2 dicembre, i pareggi con Cittadella e Spezia e le sconfitte a Como, Cremona, Palermo e in casa con il Brescia. Solo colpa degli episodi – qualcuno sì – che girano storto? Le partite storte sembrano troppe, ormai, per incolpare solo il fato ingrato del pallone. Qui, a nostro avviso, c’è da ripensare un’intera squadra e un intero progetto: partendo da un undici titolare di base che, con Bianco, non si è mai visto!
Gli ultimi dieci giorni di mercato potrebbero portare a qualche innesto, ma tutto dipende anche dal “ripensamento” degli obiettivi: allo stato attuale delle cose, meglio pensare a mantenere tranquillamente la categoria e rituffarsi in mete ambiziose – se ancora esistono, nella mente della dirigenza – solo nella prossima stagione. Non illudendo oltremodo una tifoseria che comincia ad essere delusa dalle false promesse di “grandezza”.
Il presidente Carlo Rivetti professa “completa fiducia” nella squadra e anche noi ci fidiamo di lui: sarà il campo a dire la verità. E sabato arriva il Parma capolista.