Sono le immagini di videosorveglianza presenti sull’autobus a restituire con nitidezza i momenti di terrore avvenuti ieri pomeriggio nelle vicinanze della stazione delle corriere di Viale Molza. Un giovane italiano di 20 anni, seduto nell’ultima fila del bus, solleva il ragazzo di appena 17 anni seduto di fronte a lui per colpirlo con un coltello, al collo, al volto, di fianco all’occhio destro, e alla mano che la stessa vittima ha alzato nel tentativo di proteggersi. L’adolescente, trattenuto dal suo aggressore sul sedile, ha estratto dallo zaino il portafoglio per consegnarlo al rapinatore. Solo a quel punto è riuscito ad alzarsi e a raggiungere il portellone anteriore dell’extraurbano per mettersi in salvo, mentre tutti gli altri passeggeri (una cinquantina di giovani) erano già fuggiti in preda al panico. A ricostruire l’accaduto dopo aver visionato il contenuto dei video è la Procura di Modena, che sta procedendo a richiedere al Giudice per le indagini preliminari la convalida dell’arresto dell’indagato e l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. L’aggressore deve rispondere di rapina aggravata e di tentato omicidio aggravato. Immediatamente fermato dalla Polizia Locale intervenuta sul posto, il 20enne aveva addosso il portafoglio della vittima e quello di un’altra ragazza, probabilmente sottratto da uno zaino lasciato sull’autobus durante la fuga. Recuperato e posto sotto sequestro anche l’arma dell’aggressione: un coltello da cucina che il rapinatore ha lasciato cadere fuori dal finestrino. Il 17enne fortunatamente non rischia la vita, ma resta tutt’ora in osservazione in terapia intensiva al Policlinico. Nei prossimi giorni verrà operato per ridurre le lesioni provocate dall’aggressione; dopodiché verrà sciolta la prognosi.
ACCOLTELLATO SUL BUS, 20ENNE DEVE RISPONDERE DI TENTATO OMICIDIO AGGRAVATO
Deve rispondere di tentato omicidio aggravato e di rapina aggravata il 20enne che ieri ha accoltellato un giovane a bordo di un autobus in Largo Aldo Moro. Attraverso le immagini di videosorveglianza la Procura ha ricostruito quei terribili momenti