Il terzo mandato continua a dividere il Governo, tra la Lega che vorrebbe sdoganarlo per tutti i sindaci e soprattutto i governatori di regione e Fratelli d’Italia che oppone un muro ferreo. Tanto che anche il provvedimento del Carroccio sulla ricandidabilità per un ulteriore mandato dei sindaci nei comuni fino a 15mila abitanti potrebbe saltare. Sembra così lontana la possibilità che il terzo mandato venga esteso anche ai presidenti di Regione, nonostante le speranze e la disponibilità offerta dai governatori stessi. Se la legge rimanesse questa, tra i non più candidabili ci sarebbe Stefano Bonaccini in Emilia-Romagna, Vincenzo De Luca in Campania ma anche Luca Zaia in Veneto e Giovanni Toti in Liguria, in un quadro che farebbe storcere il naso agli attuali governatori sia di centrosinistra che di centrodestra. Giorgia Meloni spinge però convintamente per un cambio di passo, con l’obiettivo di candidare presidenti di Fratelli d’Italia. L’ipotesi di un superamento di limiti dei mandati, anche per i sindaci dei comuni medio-piccoli, potrebbe tramontare definitivamente nelle prossime ore, dopo la visita del leader della Lega Matteo Salvini in Sardegna, terra “della discordia” tra Carroccio e Fratelli d’Italia. La disputa è proprio sul nome per le regionali. Salvini ha sempre promosso la candidatura dell’attuale governatore Christian Solinas, fortemente osteggiata dal partito di Giorgia Meloni. Se il vicepremier dovesse insistere su di lui, le tensioni all’interno del Governo potrebbero nuovamente salire, bloccando la norma sul mandato dei sindaci e cancellando del tutto ogni speranza che possa essere estesa anche ai presidenti di regione.
TERZO MANDATO, MELONI FRENA. A RISCHIO ANCHE IL DECRETO SUI SINDACI
È sempre più forte il muro di Giorgia Meloni all’ipotesi del terzo mandato per i governatori delle regioni. E rischia di saltare anche il decreto che vorrebbe superare il limite dei mandati anche per i sindaci nei comuni medio-piccoli