Per gli investigatori, dietro la scomparsa dell’imprenditore edile Salvatore Legari, potrebbe esserci un’altra persona, ad ora ignota, oltre al 37enne sassolese già iscritto nel registro degli indagati. Nel fascicolo della procura c’è infatti una seconda ipotesi di reato, quella dell’estorsione, ai danni dell’imprenditore di Lesignana sparito nel luglio scorso. Sembra che il 54enne negli ultimi tempi fosse particolarmente preoccupato per debiti accumulati. Il giallo intanto rimane. Ieri sono riprese, con un forte dispiegamento di mezzi e persone, le ricerche tra Modena e Sassuolo, con particolare attenzione al percorso tracciato dalle celle telefoniche che ha portato a esaminare le campagne tra Villanova e Lesignana e l’argine del fiume Secchia. Il cellulare del 54enne sarebbe infatti stato agganciato nei pressi del cantiere di Lesignana fino al tardo pomeriggio del 13 luglio per poi essere nuovamente intercettato da quella sera alle 10 circa del giorno dopo a Sassuolo. Nonostante il dispiegamento di numerosi militari e anche di Vigili del Fuoco, unità cinofile e protezione civile, le ricerche non hanno purtroppo prodotto alcun risultato. Al momento l’unica persona nota iscritta nel registro degli indagati è il sassolese di 37 anni ritenuto essere l’ultimo ad aver visto Legari. Quella mattina avrebbe dovuto incontrare l’imprenditore per consegnargli del denaro.
SCOMPARSA LEGARI, INDAGINI SU UNA SECONDA PERSONA AD ORA IGNOTA
La procura ha aperto un fascicolo contro ignoti nel caso della scomparsa di Salvatore Legari. L’ipotesi di reato è di estorsione. Intanto le ricerche dell’imprenditore, ripartite nella giornata di ieri, non hanno condotto ad alcun ritrovamento.