Nel video, l’intervista ad Anna Maria Petrini, direttrice Generale dell’Azienda USL di Modena
Sono usciti, puntuali a mezzogiorno sul dark web, i primi files che gli hacker del gruppo Hunters International rivendica di aver sottratto alle aziende sanitarie modenesi durante l’attacco di due settimane fa. Si tratta di un primo pacchetto di 21 files e del peso di un’80ina di megabyte contenenti, da quanto si apprende, anche dati personali di alcuni pazienti. Un primo assaggio, secondo il gruppo cybercriminale, di quanto verrà pubblicato in un secondo momento, se l’azienda Usl non pagherà un riscatto. I criminali informatici hanno richiesto 3 milioni di dollari, da consegnare in bitcoin. La cyber gang ha dichiarato di essere in possesso di circa un milione e 200 mila documenti pronti a finire nel dark web. Ma l’azienda Usl dichiara oggi di non essere intenzionata a cedere ai ricatti degli hacker. L’attacco hacker che ha coinvolto l’Azienda USL, l’Ospedale di Sassuolo Spa e l’Azienda Ospedaliero Universitaria segue lo stesso modus operandi messo in pratica ai danni di altre aziende sanitarie a Verona e in Abruzzo, che a loro volta si erano rifiutate di pagare la somma richiesta. Il gruppo Hunters International ha in bilancio oggi 22 attacchi hacker contro un uguale numero di aziende, dislocate indiscriminatamente tra Stati Uniti, Europa, Asia e Africa.