Nel video le interviste a:
- Alessandro Bardeschi, Paziente affetto da epidermolisi bollosa
- Davide Adamo, Ricercatore
- Christian Riccioni, Padre di Camilla
Pazienti, ricercatori, dipendenti, volontari e anche politici: così si è composto il presidio andato in scena presso la sede di Holostem per chiedere di salvare lo spin-off universitario a rischio chiusura. Un futuro incerto, nato dalla procedura di liquidazione avviata un anno fa da parte del socio di maggioranza e che, in mancanza della cessione delle quote entro la fine di questo mese, vedrebbe la chiusura del centro e con lui la fine della speranza di guarigione per numerosi pazienti affetti da epidermolisi bollosa, oggi costretti a dolore cure solo palliative. La ricerca di Holostem ha permesso di ottenere una cura per chi ha perso la vista a causa di ustioni corneali, mentre per i “bambini farfalla” la ricerca era molto avanzata, ma ora rischia di fermarsi. Il presidio, organizzato dall’associazione “Le Ali di Camilla”, ha visto partecipare i genitori della bimba da cui prende il nome, Giulia e Christian. La piccola Camilla era affetta da una forma molto grave di epidermolisi bollosa e sarebbe stata in grado di sottoporsi al trattamento se solo fosse riuscita a raggiungere un anno di vita