È ricoverato da giorni in condizioni stabili ma gravi, chiuso nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Baggiovara. Ha appena 17 anni, è gravemente indiziato per aver commesso una rapina insieme a un suo coetaneo prima di essere stato aggredito e accoltellato da un altro minore. L’episodio che sabato scorso ha coinvolto un adolescente tunisino è sicuramente uno dei più eclatanti, ma non è certo un unicum se si parla di violenza giovanile. Prima le aggressioni e le rapine lungo i viali, poi i colpi sempre più frequenti nei pressi della stazione delle corriere. Proprio in questo luogo si sono moltiplicati anche fenomeni di bullismo ai danni degli studenti, con un modus operandi sempre uguale: gruppi di giovani puntano la vittima, la seguono, la spintonano contro un muro e la derubano di tutti i soldi in loro possesso. Episodi che hanno impaurito così tanto gli studenti da indurli ad andare a scuola senza contanti, nemmeno quelli di una merenda. Per fermare la scia di crimini perpetrati da giovanissimi le forze dell’ordine hanno rafforzato i controlli, focalizzandosi proprio sulla stazione delle corriere e nel vicino parco Novi Sad. Controlli anticipati alle 12.30 da parte degli agenti in divisa che lavorano insieme a colleghi in abiti civili.  Una task force che mira a scoraggiare le condotte violente delle baby gang e spingere le vittime a chiedere aiuto. La preoccupazione non viene solo dalle scuole, ma anche dai commercianti: l’enoteca in Vino Veritas è uno dei casi più eclatanti; con 11 colpi in soli dieci mesi sta valutando la chiusura solo per colpa della microcriminalità. Le criticità degli esercizi commerciali sono state presentate al Prefetto Alessandra Camporota, che ha rassicurato sull’incremento dei presidi