Nel video intervista a:
Martina Bagnoli, Direttrice Gallerie Estensi
Era il 1° luglio del 1827 quando la quindicenne Maria Pedena venne assalita dal vicino di casa, in via Donzi a Modena. E lì perse la vita, cercando invano di scampare allo stupro. Una storia di femminicidio che all’epoca sconvolse tutta la città e che da oggi, in occasione della ormai prossima giornata mondiale contro la violenza sulle donne, vuole mettere in luce, attraverso un percorso di disegni e stampe esposte alle Gallerie Estensi fino al 17 marzo 2024, le radici storiche di un problema, purtroppo, ancora molto attuale.
Una rassegna che raccoglie il materiale documentario e artistico ispirato a quella bambina che, da vittima, diviene eroina di virtù femminili. Una narrazione in cui il candore e l’innocenza salvaguardate valgono una vita. Tanto che, nel tempo, il mito del suo sacrificio venne assimilato ad un martirio. E che ha un nesso con la nostra contemporaneità.