Il maltempo che sta attraversando i nostri territori ha raggiunto un forte picco a partire dalla serata di ieri. Forti venti e piogge torrenziali si sono abbattute su tutta la provincia, causando diversi disagi in termini, soprattutto, di alberi abbattuti. Almeno una ventina gli interventi dei Vigili del Fuoco, concentrati in particolare nella bassa modenese, tra Finale, Campogalliano e Carpi, ma anche a Modena, dove nel corso della mattina si sono svolti diversi interventi, come in via Silvati e via Germania. In Appennino due torrenti sono invece tracimati sulla provinciale 35 a Fontanaluccia e sulla 486 a Riccovolto. I tecnici della provincia sono dovuti intervenire questa notte per far decorrere l’acqua in eccesso fuori dalle carreggiate. Le strade montane provinciali rimangono tutte aperte e percorribili, anche se le ricognizioni continuano, anche al fine di rimuovere alberi e grossi rami caduti a causa del forte vento. Restano transitabili anche i percorsi Natura Panaro, Secchia e Tiepido. I tecnici raccomandano comunque la massima attenzione e prudenza durante gli spostamenti anche in ragione del perdurare dell’allerta di Protezione Civile, che oggi è di colore arancione per vento, frane e piene dei corsi minori in Appennino, gialla per piene dei fiumi in tutta la provincia. Sulle vette sono previsti nuovi fenomeni temporaleschi, tanto che resta in vigore un bollettino di colore giallo; stesso colore per vento anche in collina. Secondo le previsioni, vi sarà nei nostri territori una breve tregua nella giornata di Ognissanti, ma una nuova ondata di maltempo, dovuta a una perturbazione nord atlantica, si farà strada tra giovedì e venerdì con piogge ancora una volta consistenti sui rilievi e venti burrascosi che potranno superare i 100km/h. Un quadro di instabilità che si trascinerà per tutta la prima metà di novembre
ALLERTA MALTEMPO, ALBERI DIVELTI E TORRENTI TRACIMATI IN APPENNINO
Una ventina le chiamate ai Vigili del Fuoco a causa del maltempo delle ultime ore. Nella nostra provincia i disagi più gravi si sono registrati a causa di alberi caduti e torrenti tracimati sulle strade dell’Appennino. Si ingrossa il fiume Secchia, ma non desta preoccupazione