A un mese esatto dal vasto rogo che divampò alla Ca.Re di Fossoli, l’attività non riprenderà perché sospesa. Si tratta, spiegano sia Arpae che Aimag, di un atto dovuto perché c’è la necessità di aggiornare il certificato di prevenzione incendi e il certificato di agibilità dopo il rogo che mandò in fumo oltre 250 tonnellate di plastica. Una decisione presa da Arpae e comunicata alla multiutility proprietaria di maggioranza al 51% di Care lo scorso 26 ottobre. L’agibilità verrà riconcessa dopo le verifiche del caso, ma al momento pare che l’impianto non potrà riaprire prima di 120 giorni. È comunque dal 30 settembre scorso che alla Ca.Re non entrano nuovi rifiuti. Le indagini stanno continuando nel massimo del riserbo per capire quali siano state le cause scatenanti l’incendio. L’intervento di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco fu lungo e complesso. Tre famiglie residenti nelle immediate vicinanze dell’impianto vennero evacuate mentre tutti i cittadini della zona furono invitati a tenere le finestre chiuse. Secondo le rilevazioni di Arpae, i valori di inquinanti prodotti dall’incendio furono contenuti, con criticità riscontrate unicamente nella frazione di Rovereto. Eppure, la preoccupazione della comunità carpigiana montò ancora una volta, riaccendendo i riflettori su un impianto che, nel corso degli anni, è stato più volte interessato da incendi.