I tre miliardi di euro per la sanità della nuova manovra del Governo Meloni non bastano non risolvono i problemi della sanità legati all’anno in corso. In un periodo complicato per il settore, a causa dei numerosi tagli, gli stanziamenti presentati ieri dal Presidente del Consiglio non andrebbero infatti a colmare il rosso in bilancio del 2023. A dirlo l’assessore alla sanità della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini. Un buco di 300 milioni di euro, che la Regione dovrà trovare per coprire le mancanze di finanziamenti statali sufficienti.
A soffrirne anche la sanità modenese che sui conti relativi al 2023, ha un disavanzo stimato in 98 milioni per l’Azienda USL di Modena e in 51,1 milioni di euro per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria.
La spesa sanitaria nazionale, che nel 2023 si attesterà a 134 miliardi di euro, prima dell’annuncio di ieri del governo avrebbe dovuto scendere nel 2024 fino a 133 miliardi. Tenendo conto degli aumenti dei prezzi legati all’inflazione, è un taglio molto significativo che è meglio espresso dal valore come quota del Prodotto interno lordo: da 6,6 a 6,2%. Con i 3 miliardi stanziati ieri la riduzione si ferma al 6,3% del Pil o poco più. Al momento le risorse per il 2025 e il 2026 sono per ora confermate e in calo: 6,2% del Pil e 6,1% l’anno dopo.