Nel video l’intervista a Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia
Le conseguenze della guerra scoppiata in Medio Oriente nel mondo occidentale possono essere simili a quelle scatenate dal conflitto in Ucraina. Se ne sono già accorti i mercati soprattutto sul fronte dell’energia. Se il prezzo del petrolio aveva trovato la via del ribasso, dopo i missili di Hamas è tornato a salire e lo stesso sta facendo il gas. Di nuovo sul tavolo c’è il rischio di un approvvigionamento insufficiente per i fabbisogni delle famiglie italiane. Se l’autunno e l’inverno scorsi in Italia sono stati caldissimi sul fronte bollette, quest’anno il copione potrebbe ripetersi, anzi, essere peggiore. Secondo alcuni, il conflitto tra Israele e Palestina sarebbe una miccia ancora più esplosiva della guerra in Est Europa. Guardando al solo petrolio, l’Iran, sostenitore di Hamas, è salito alla settima posizione al mondo per produzione. Inoltre, se l’aggressione della Russia del 2022 ha prodotto una guerra circoscritta ai due paesi, in Medio Oriente, Siria, Libano, Iran e Giordania sono a rischio coinvolgimento, con tutto ciò che ne consegue nel quadro geopolitico nazionale ed anche economico.